Mer. Giu 25th, 2025
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Una penna si sveglia a mezzogiorno tutta scazzata, reduce da una notte insonne, e decide che è il momento di deformare la realtà che la circonda. È una penna che non vuol sentir ragioni, dice le cose che non puoi dire davanti a tutti.
Quadretti ospita ciò che le passa per la testa, anzi soprattutto per lo stomaco. In questa rubrica si sorriderà, si storcerà il naso, si lavorerà d’immaginazione. Tutto questo in letture che vi ruberanno sì e no un paio di minuti. Pronti?

C’è una moria di coccinelle sui gradini della stazione. Man mano che sali, le vedi spiaccicate a due a due. Che cosa le farà crepare così, non so dirlo. Respirano la nostra stessa aria, eppure qualcosa sarà per loro nocivo, per noi no. Minacce che tu non puoi percepire. Alzi lo sguardo dell’amaranto sui gradini e vedi due mani strette in una tasca ampia, appartiene a una giacca che indosseresti a febbraio, non a maggio. Lo sguardo percorre i fremiti tangibili di quei corpi, agitati da un moto che non sapresti distinguere tra batticuore e tachicardia. Nemmeno quei corpi saprebbero distinguerlo. Si guardano intorno, e poi tornano a saziarsi di sguardi reciproci. Vorrebbero solo non dover temere per il loro amore e per la loro incolumità, invece il pericolo è latente, è nell’aria. Minacce che tu non puoi percepire. Sorrido loro, perché mi hanno notato. Le mani intrecciate, fino a quel momento tenute ben nascoste, hanno il via libera.

di Rossella Liotine

Laureata in Lettere Classiche e studentessa di Italianistica e Culture letterarie europee, appassionata di scrittura creativa, etimologia, letteratura.

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