Una penna si sveglia a mezzogiorno tutta scazzata, reduce da una notte insonne, e decide che è il momento di deformare la realtà che la circonda. È una penna che non vuol sentir ragioni, dice le cose che non puoi dire davanti a tutti.
Quadretti ospita ciò che le passa per la testa, anzi soprattutto per lo stomaco. In questa rubrica si sorriderà, si storcerà il naso, si lavorerà d’immaginazione. Tutto questo in letture che vi ruberanno sì e no un paio di minuti. Pronti?
Su questa pagina, il mio sesso è tutto fuorché gentil. La mia penna s’irrigidisce a guisa di colui che s’irrigidisce per antonomasia – non “ciò”, ma “colui”, perché certi uomini gli affibbiano persino un nome, e gli si rivolgono come fosse il dirimpettaio. Un dirimpettaio che vive in angustia ma paga lo stesso affitto tuo. La mia penna in erezione diventa molesta ed è convinta di saperne più di te. Non occorre che tu le chieda qualcosa, lei ti darà spiegazioni e opinioni a prescindere, perché lo sanno tutti che gli uomini hanno la verità in tasca. Diventa caustica, corrode spazi che non le appartengono. Dopotutto, è la sete del conquistatore. La mia penna col pomo d’Adamo è indispensabile al tuo quotidiano, chissà che noia senza il mio umorismo. Non sopravvivresti senza di me, non è vero, piccola? Vieni qui, che ti spiego io come funziona il mondo. Sei così emotiva e irrazionale, innocente cerbiatta mia! Però, te lo devo riconoscere: fai dei p*****i… da paura! È il modo migliore in cui tu possa usare quella bocca.
Ah, che schifo le donne ma viva le donne! Che schifo il femminile ma viva la figa!