“Chiedilo a MetaSud” è una rubrica di dialogo con i lettori. Ha il fine di fornire delle interpretazioni chiare e divulgative su argomenti specifici a richiesta dei lettori. In questo primo articolo, rispondiamo alla domanda di un lettore che ci chiede: “Perché le banche sono così importanti?”
All’interno del sistema economico italiano, le banche hanno un ruolo fondamentale. Per quanto questa affermazione possa essere assimilata, spesso non si riflette sulla reale importanza. Tutti conoscono questi enti per il loro servizio più usato, il conto corrente: permette di depositare risorse per effettuale le varie operazioni di pagamento.
Il vero obiettivo delle banche è intermediare tra gli agenti economici in surplus, cioè coloro che detengono risparmi, di solito le famiglie, e gli agenti in deficit, tipicamente le imprese. Mediante il loro lavoro, con la raccolta e il prestito di risorse finanziarie, spostano i vari rischi, in particolare quello di credito, dalle famiglie alla banca stessa: è proprio questa la causa della differenza tra gli interessi attivi, cioè quelli che la banca guadagna dai suoi prestiti, e quelli passivi, cioè quelli che l’istituto riconosce ai clienti per aver depositato le loro risorse. Questo differenziale è definito nel bilancio di esercizio come margine operativo.
Questi istituti permettono inoltre di ridurre il gap informativo all’interno del mercato: affinché la banca possa erogare prestiti, attua un’istruttoria, ovvero valuta il vero stato di salute di un azienda (o in generale del richiedente fondi) e il suo merito creditizio (rating), per capire se meritevole o meno della sua fiducia.
È in questo scenario che il credito cooperativo assume un ruolo fondamentale: tali enti infatti vanno incontro alle esigenze dei soci, concedendo fondi e cercando di garantire la perdurabilità e l’autopoiesi aziendale, producendo vantaggi e utilità.
Il ruolo degli intermediari non è lo stesso nelle varie economie, mentre in Italia, una stessa impresa mantiene rapporti stretti con più banche, in Germania vi è un rapporto più stretto con il singolo istituto (Hausbank).
Ma perché in alcuni periodi i tassi sono più alti e in altri sono più bassi? Questo dipende dalle scelte della BCE, che per statuto ha come obiettivo quello di mantenere bassa l’inflazione, intorno ad un obiettivo target del 2%, ma questa è un’altra storia.